Il nome Granato deriva dal latino “granatus” (grano o seme) per la forma rotonda delle gemme grezze e per la somiglianza ai semi rossi del melograno. Va però sottolineato che molte sono in realtà le colorazioni di questo minerale e che, se osservati al microscopio, i suoi cristalli appaiono più cubici che rotondi.
La varietà più conosciuta del Granato è sicuramente quella rossa o rossastra (Granato Mozambico, Rodolite). Protagonista di molti racconti antichi, nella mitologia greca viene menzionato nell’episodio del ratto di Persefone nell’Ade, mentre nella tradizione ebraica e musulmana è il suo splendore ad essere elogiato. Il Granato Rosso non è stato, però, solo citato nelle antiche leggende, ma anche lavorato e tagliato come gemma preziosa. Già i vichinghi usavano gioielli con i Granati come ornamenti funerari per illuminare ai defunti il percorso verso Walhalla, mentre i crociati decoravano le loro armature con questa gemma per acquistare più coraggio in battaglia. Ma è nel XVIII. e nel XIX. secolo che il Granato è stato particolarmente amato e richiesto, soprattutto il Granato di Boemia.
Nonostante la struttura cristallina simile, la presenza di alcuni metalli (manganese, calcio, etc.) permette la formazione di una gamma disparata di colorazioni differenti, dal viola al cioccolato, fino al verde, giallo, rosa e rosso, per un totale di ben trentotto tipologie diverse di Granato.
Il Granato Mozambico prende il nome dal paese dell’Africa orientale da cui proviene e, grazie alla sua amata tonalità calda, che ricorda un Rubino, può essere considerata la variante classica del Granato. Il Granato Malaya viene estratto in un´unica località in tutto il mondo- nell’Africa orientale, dove è stato anche scoperto. La bellezza africana mostra un arancio intenso, a volte con sfumature rosa accese. Purtroppo questa varietà è stata per lungo tempo sottovalutata, causando il disinteresse degli acquirenti. Un disinteresse che si riflette anche nel suo stesso nome: “Malaya”, nella lingua swahili, significa infatti “emarginato”. Solo negli anni ´70 questa bellezza femminile è stata montato per la prima volta su un ciondolo e da allora il Granato Malaya ha acquistato un ruolo all’interno del mercato delle gemme americano.
Anche la Rodolite, estratta in Tanzania, Sri Lanka e India, mostra un rosso meraviglioso. Scoperta nel 1882 da George Frederick Kunz in North Carolina, fu chiamata così per la sua somiglianza con i colori del rododendro di montagna: una splendida miscela di rosa acceso, rosso e porpora.
La nuova Rodolite Lampone dalla Tanzania mostra tonalità rosse altrettanto belle, da essere soprannominata “la regina dei Granati”. Sicuramente si tratta della varietà più preziosa della Rodolite reperibile oggi sul mercato.
Tonalità rosso-arancio caratterizzano invece la Spessartina, varietà di Granato chiamata così per il luogo in cui è stata estratta la prima volta, Spessart, in Baviera. Dopo la sua scoperta nel XIX. secolo fu estratta poco dopo anche in Virginia e successivamente in Australia, Brasile, Kenya, Madagascar, Mozambico, Pakistan, Sri Lanka, Tanzania, Zambia e Nigeria.
L´Essonite, Granato di un colore miele dorato intenso, presenta una brillantezza simile. Molto rara in qualità eye-clean, le inclusioni caratteristiche le regalano tuttavia un magico aspetto caramello o cannella, molto amato dagli antichi indiani, greci e romani. L´Essonite si estrae normalmente in India, ma alcuni esemplari belli sono stati trovati anche in Tanzania.
Accanto alle amate colorazioni rosse e arancio, esistono anche Granati dalla tonalità verdi. Il Demantoide dal verde intenso fu scoperto (1849) e denominato (1855) dal Dr. Nordenskjöld, colui che aveva individuato per primo l’Alessandrite
La fonte originale si trovava nei monti Urali, ma gli esemplari di Demantoide Ambanja che trovate da Juwelo provengono dal Madagascar. Questa varietà di Granato deve il suo colore al cromo e/o al ferro e ogni giacimento produce tonalità di verde differente l’una dall’altra.
Un´altra meraviglia verde è la Tsavorite, scoperta da Campbell R. Bridges e denominata in riferimento al parco nazionale Tsavo del Kenya, anche se sono stati estratti degli esemplari anche in Tanzania. La Tsavorite è chiamata anche “il re dei Granati”, titolo che già al primo sguardo appare appropriato. Spesso la Tsavorite viene paragonata allo Smeraldo o confusa con questo, anche se molto più rara del celebre Berillo verde.
Tra i Granati con effetti ottici particolari possiamo citare il Granato Cangiante della Tanzania e del Madagascar e il Granato Cangiante Kamtonga dal Kenya. Scoperti negli anni 70, questi esemplari sono estratti a Umba-Tal (Tanzania), Bekyily (Madagascar del sud) e nelle vicinanze di Kamtonga, in Kenya. Il tipico cambiamento di colore in questi Granati si manifesta dal verde blu al rosso porpora e dal verde cachi al rosso arancio ed è causato dall’alta percentuale di vanadio; a volte però è il legame di cromo, magnesio, manganese e ferro ad essere responsabile della cangianza. Purtroppo questi Granati con effetti ottici sono reperibili solo in piccole dimensioni, ma questo non rovina la magia del loro incantesimo.
• Come curare i gioielli con il Granato
Le varietà di Granato non possono essere sottoposte a temperature estreme, che danneggerebbero la gemma.